La mattina di giovedì 18 aprile 2013 un gruppo di 26 iscritti allOrdine si è recato in visita la Cantina Antinori, presso il Comune di Bargino (FI), nel cuore del Chianti. La Cantina Antinori non ha forse bisogno di presentazioni: una delle realtà vitivinicole più note in Italia e allestero, con 8 tenute in Italia, 3 in California, una in Cile, una in Ungheria, una a Malta, una in Romania, produce da 26 generazioni di cui il capostipite fu il Marchese Antinoro di Rinuccio, vissuto nel XII secolo vini appartenenti ad una vasta gamma, sia qualitativa che di prezzo, che lhanno resa popolare ma anche prestigiosa.
La nuova cantina, progettata dallarchitetto Marco Casamonti dello Studio Archea di Milano, è stata inaugurata alla fine del 2012. Da allora vengono organizzate visite guidate con degustazioni, ed in tal senso il Consigliere Ing. Mirko Bianconi si è attivato, per una iniziativa allinsegna dellinteresse professionale e culturale ma anche dei piaceri enogastronomici.
Costruita sbancando una collina intera, interrando completamente o quasi ledificio, ed occupando circa 12 ettari di campagna, la cantina si inserisce armoniosamente in un contesto paesaggistico di altissimo valore, il territorio del Chianti Classico celebre in tutto il mondo. Infatti allesterno la cantina è stata completamente ricoperta di terra, in modo da poter continuare il profilo della collina, sulla quale è stato piantato un vigneto che riunisce tutte le varietà di vitigni del Chianti.
Punto forte e di identità della costruzione è il solaio di copertura dellatrio dingresso, costituito da una struttura di notevole aggetto dal profilo sinuoso, che ricorda il movimento delle dolci colline toscane, rivestita di legno ed acciaio corten. Attraversa questo impalcato la già celebre scala elicoidale, anchessa in acciaio corten, dal profilo asimmetrico e di dimensioni monumentali.
La superficie coperta è pari a 58.000 metri quadrati, e nel cuore della costruzione è situato un edificio nelledificio, costituito da tre navate lunghe 75 metri, dove a una temperatura naturale costante di 17 gradi riposano centinaia di barriques e botti per un potenziale di 2,5 milioni di bottiglie ‘lavorate’ all’anno.
Al piano sottotetto ovvero il piano più superficiale della costruzione, ma sempre parzialmente interrato, riposano invece le botticelle del Vin Santo, una produzione liquorosa dellazienda.
Insieme alla cantina, oltre a magazzini, zona di lavorazione delluva e zona di imbottigliamento, troviamo il museo, con documenti dall’età moderna ad oggi; la pinacoteca, che ospita un numero limitato di pregevoli dipinti, annoverando artisti di rilievo della pittura italiana dal Rinascimento ad oggi; due sale degustazioni; una orciaia; un ristorante, una libreria, un auditorium da 250 posti, un negozio di vini e accessori per la degustazione, infine gli uffici del gruppo, che per la prima volta dopo circa sette secoli – fatta salva la sede legale da Firenze si spostano a Bargino.
La nostra accompagnatrice, Sig.ra Barbara Luison, ci ha guidato attraverso lintera costruzione alla scoperta del processo di vinificazione, quindi insieme a lei abbiamo fatto esperienza di una degustazione guidata, con tre caratteristici vini della cantina: un Villa Antinori Bianco 2012, Un Peppoli Chianti Classico 2010, infine un Marchese Antinori Chianti Classico Riserva 2009.
Dopo la visita abbiamo pranzato presso il ristorante interno Rinuccio 1180, dove abbiamo gustato antipasti tipici toscani, bistecca alla fiorentina con contorni, cantucci alle mandorle, il tutto accompagnato da tre diversi vini della Cantina Antinori.
Infine, prima di ripartire, abbiamo fatto visita a Badia a Passignano, piccolo borgo nelle immediate vicinanza, in cui è situato un antico monastero risalente al IX secolo, nel quale vi sono, tra laltro, le cantine Antinori dove vengono prodotti alcuni tra i migliori vini dellazienda.
Il rientro a Pistoia è stato per le ore 17 circa, e la giornata ha visto la soddisfazione di tutti i presenti, grazie alla perfetta organizzazione e anche ad un clima particolarmente soleggiato.
ing. Francesca Sensi, per l’Ordine degli Ingegneri di Pistoia.
Per le fotografie ringraziamo l’ing Paolo Mingrino e l’ing Mirko Bianconi.